Verifiche periodiche art. 71 D.Lgs. 81/08

D.M. 329/04 – art. 71 allegato VII D.Lgs. del 81/08, con modalità stabilite dal D.M. del 11/04/2011. Le verifiche hanno lo scopo di preservare la sicurezza del lavoratore, accertando lo stato di conformità d’installazione e manutenzione dell'impianto in pressione e la loro esecuzione è un obbligo del datore di lavoro.

Impianti eserciti in pressione, quali sono

I campi di applicazione di tubazioni, recipienti, insiemi, attrezzature in pressione sono innumerevoli.
Riportiamo alcuni esempi: compressori, separatori olio, serbatoi di aria compressa, reattori, scambiatori, autoclavi, generatori di vapore, generatori ad olio diatermico, caldaie facenti parte di un impianto di riscaldamento, bombole a corredo di presse per lo stampaggio e pressofusione, attrezzature ad alta pressione, vasi d'espansione, serbatoi di stoccaggio gpl, serbatoi criogenici, cilindri di cartiera, camere iperbariche, tubazioni contenti metano, gas, vapore o liquidi, forni per le industrie chimiche e trattamenti termici, idroestrattori a forza centrifuga, etc.
Verifiche periodiche impianti in pressione
Messa in servizio dell'impianto

Dichiarazione di messa in servizio

Le verifiche periodiche ad un impianto vengono eseguite solo dopo che il recipiente, la tubazione, l'insieme o l'attrezzatura sia stato censito ed immatricolato all'INAIL attraverso la dichiarazione di messa in servizio. Chi acquista un nuovo macchinario con un componente in pressione superiore a 0,5 bar e volume superiore ai 25 lt. ha l'obbligo di effettuare la denuncia di messa in servizio, ai sensi dell'articolo 6 del d.m. 329/04.
(Sono esclusi da tale procedura e quindi dal campo di applicazione del d.m. 329/04 art. 2 - recipienti a pressione, ivi compresi gli apparecchi semplici di cui al decreto legislativo 27 settembre 1991, n. 311, aventi capacità ≤25 litri e, se con pressione ≤12 bar, aventi capacità ≤50 litri aria compressa, e non soggetti a corrosione, tutte le tubazioni con DN < 80 e tutte le attrezzature ed equipaggiamenti ad uso militare).
La comunicazione deve essere presentata all'INAIL attraverso il servizio telematico CIVA (Certificazione e Verifica, Impianti e Apparecchi). La richiesta dovrà essere corredata da una relazione tecnica, analisi dei rischi del prodotto esercito, schema P&I dell'impianto, dichiarazione di corretta installazione, CE inerente alla PSV e CE dichiarazione di conformità a cura del costruttore. I nostri tecnici si occupano della redazione del documento e, se richiesto, dell'inserimento della richiesta nel portale CIVA. Al termine della pratica l'impianto verrà identificato in modo univoco con un numero di matricola.
La presentazione della pratica dovrà essere corredata da documentazione tecnica richiesta dall'Ente e redatta dal nostro ufficio tecnico.
Verifica di messa in servizio impianto in pressione

Verifica di messa in servizio

La verifica di messa in servizio consiste in un sopralluogo-accertamento Tecnico Legislativo eseguito da un funzionario INAIL atto a certificare che l'impianto è stato installato ed esercito in conformità come da D.M. 329/04 e quindi idoneo all'esercizio. Di seguito verrà rilasciato un verbale che attesti quanto sopra specificato. Tuttavia non tutti i recipienti sono soggetti a Verifica di messa in servizio ma unicamente a Denuncia di Messa in servizio degli stessi, come indicato da Art. 5 D.M. 329/04. D.Lgs 311/1991.
Prima verifica impianto in pressione
Prima verifica
La prima verifica va richiesta e comunicata all'INAIL attraverso la procedura telematica portale CIVA, successivamente alla dichiarazione di messa in servizio dell'impianto. Questa verifica prevede anche la compilazione della scheda tecnica di identificazione dell'impianto utile all'iscrizione nella banca dati informatizzata prevista dall'art. 3, comma 1 del d.m. 11 aprile 2011.
Una volta inoltrata la richiesta, l'INAIL ha 45 giorni di tempo per inviare un ispettore o per affidare l'incarico ad un ente abilitato come la nostra società Veneta Engineering partner della JMG Group (per ricevere l'incarico il nome della nostra società deve essere indicato dal Datore di Lavoro dell'azienda nella "Richiesta prima verifica periodica").
Successive verifiche impianto in pressione
Successive verifiche periodiche
Le verifiche periodiche, come da tabelle PED, possono essere annuali, biennali o triennali sono necessarie per valutare il mantenimento delle condizioni ottimali dell'apparecchio nel corso del tempo e per testare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza e di controllo. Al termine di ogni intervento è prevista la compilazione di un verbale ad opera del tecnico incaricato.
La frequenza delle verifiche periodiche (annuale – biennale - triennale) varia in base alla classificazione dell'impianto o dell'attrezzatura.